ULTIMO
SBARCO
Produsse
una data nuova di zecca,/
ottobre,
per divulgare il solito strazio./
Se
la legge non è uguale per tutti,/
in
questo tuttavia appariva invariabile,/
solcando
equamente mari in bufera,/
bonacce,
moti ondosi in aumento/
o
attenuazione tra isola e costa africana./
Lettiga
in passaggio furtivo,/
pance
in attesa,/
un
paio di vecchi sdentati/
e
nulla di lontanamente ammissibile/
a
smorzare l’effetto,/
puntuale
per la consegna alle stampe,/
dell’orda
stagnante tra la poppa e la prua./
Perfino
un bue e un asinello/
soffiavano
in fondo alla pagina,/
un
Cristo moriva per tutti/
e
alla Vergine non rimaneva che piangere,/
stampata
tra necrologi commossi,/
gli
svariati caduti dell’ultimo sbarco./
Nessuno,
però, nonostante le suppliche,/
che
si fosse deciso a risorgere./
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