Dovrei essere felice di avere ottenuto una
menzione in cima ai finalisti del Premio Mario Luzi, sezione poesia inedita;
invece sono moderatamente amareggiato di ritrovarmi in mezzo a un’impaludata
arena di giochi oscuri e di fantasmi. Brevemente i fatti. Mi iscrivo, a inizio
giugno e senza indagare più di tanto, al Premio, non suggestionato dalla sbandierata
di pompose garanzie ma prendendo comunque atto della storica Presidente di
Giuria (Maria Luisa Spaziani, ora e da pochissimo scomparsa), di alcune firme tra
i giurati (Donatella Bisutti, che salta all’occhio per la stimata militanza e
quale ragionevole eccezione in un concerto di anagrafi decisamente impegnative),
dell’esclusiva autorizzazione dell’erede Luzi, nonché del patrocinio del Senato
della Repubblica Italiana. Un allarme, tuttavia, e a onor del vero suona, a cose
fatte, ovvero a trittico inviato, da un lontano articolo postato sul blog di
Loredana Lipperini in cui si stigmatizzava la desolante circostanza di un mercato online di
recensioni e proposte di stampe a pagamento pubblicizzate accanto all’Ambasciatrice del Premio Carla Fracci, al nostro
apprezzabile Senato, e al Fondatore e Direttore Mattia Leombruno, su marioluzi.it
. E a conferma di un sentore non buonissimo ricevo in puntuale coincidenza una
telefonata dalla Casa Editrice Pagine
(anche qui, invitante e collegato, un Premio di poesia) con la proposta - dietro
contributo di soli, suppergiù, 70
euro - dell’inserimento in una ovviamente prestigiosa antologia: intrusivo
marketing di cose di poesia approntato da un’operatrice che dopo l’inaugurale
assedio modifica percettibilmente tono all’assenza di speranze del mio la prego, non insista, non ho neppure molti
soldi e semmai ne avrei bisogno, anche pochini, dall’editore. Altolà ahimè
dimentico di far luce sull’incognita centrale: chi aveva offerto a questa Pagine il mio numero di cellulare? Esiste
dunque un network, un passaggio clandestino, una banca dati di aspiranti al
regno del visibile cui attingere nell’ingordigia di un banchetto condiviso? Ma questo sarebbe
ancora il meno. Il 12 luglio, dopo la cancellazione, esattamente un mese prima,
della data prevista per la consegna dei premi, per cause di forza maggiore (posso supporre le condizioni di salute
in emergenza estrema della signora Spaziani, mancata il 30 giugno scorso), vengono
resi finalmente pubblici i nomi dei vincitori della sezione poesia edita, il
cui primo premio (l’unico con la dotazione del conquibus, 2000 euro) viene assegnato
a Mario Artz, autore della raccolta Soliloqui,
Digipress editore, che dovremmo a
questo punto indicare più correttamente come supposto autore, con supposta
raccolta Soliloqui e supposto Digipress editore, poiché della
fatale triade non emerge traccia in nessun angolo del net. Mario Artz: ormai fantasma, bersaglio e barzelletta di un esilarato
circolo di frequentatori dei social network, in primo luogo facebook, dove peraltro,
postando sulla propria pagina, Donatella Bisutti dichiara di non essere stata
neppure informata di far parte della Giuria del Premio Mario Luzi e non tarda a
rassegnare le dimissioni con lettera raccomandata. Qui si è giunti quando 9
giorni dopo, dunque ieri 21 luglio, sono pubblicati pure gli esiti della
sezione poesia inedita, cui mi è toccato in sorte di partecipare e dove il
primo posto (l’unico, neppure a ricordarlo, che prevede questa volta 1000 euro)
è andato a Daniel Trinca, di cui le
ricerche - più delicate vista l’impalpabile premessa dell’inedito - sono
strenuamente in corso. Ne ho appena riso, e riso ancora, riso tanto quanto mi è
bastato a compensare la vergogna con l’amico musicista che mi diceva attento,
questo è il mondo con cui avrai a che fare. Giuro, gli ho risposto, preferirei
chiamarmi Mario Artz.
nel premio Luzi c'è una tale mancanza di trasparenza che lascia aperti forti interrogativi. Quale prova abbiamo della reale esistenza in vita di quel tale Mario Artz e di quel tale Daniel Trinca? Per quale ragione il Mattia Leombruno non fa diradare i nostri dubbi dando pubblica prova della correttezza del premio? Perché non vengono pubblicate dettagliate informazioni sui partecipanti e i testi delle opere vincitrici?
RispondiEliminaDopo la pubblicazione dei vincitori del 2015/2015, anche io mi chiedo: esistono realmente persone di nome Estzer Giarretina,Rocco Mandolfi e Denise Melinor? In rete non trovo riferimenti sulla loro identità. Saranno pseudonimi?
EliminaAnche a me è arrivata la proposta di pubblicare un volume di poesie , non so cosa fare ..
RispondiEliminaMAI pagare per essere pubblicati.
RispondiEliminaEventualmente pubblicate in proprio e distribuite autonomamente ad amici e conoscenti come regalo.
Ho ricevuto anche io ad aprile di quest'anno una proposta di pubblicazione dei miei testi nell'enciclopedia di poesia contemporanea 2016. Non ho versato la quota prevista quale "donazione" in quanto telefonicamente l'ufficio del premio Luzi mi aveva assicurato non trattarsi di requisito per la pubblicazione. Dopo avere inviato il contratto, ma non la quota minima di 209,00, non ho ricevuto più alcuna notizia, nonostante avessi sollecitato più volte per iscritto la segreteria. Oggi mi hanno risposto che non intendono più pubblicare i miei testi in quanto non avrei ottemperato all'onere di diligenza di informarmi posto a mio carico. L'art. 6 del contratto prevedeva che fossero loro a comunicare entro la data del 30.09. 2016 i modi e termini per invio di biografia e testi di poesia. Hanno fatto passare, invece, me come inadempiente nonostante li sollecitassi per iscritto da mesi.
RispondiEliminaIn sostanza, chi non paga, non viene pubblicato con scuse varie che non reggono dal punto di vista nè legale, nè fattuale !!!!! Altro che patrocinio del Senato !
La mia situazione ricalca approssimativamente la tua, sebbene non sia mai stato avvisato della mancata pubblicazione della mia opera nell'edizione 2017: questa l'unica differenza. Proverò a contattarli al telefono al fine di ricevere lumi.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMi hanno appena proposto una pubblicazione su Enciclopedia di poedua5 italiana , cosa devo fare?
RispondiEliminafuggi, fuggi a gambe levate da quella proposta. In internet ci sono decine e decine di persone che hanno ricevuto la lettera. Se è per soddisfare il tuo ego accetta, ma se è per avere un riconoscimento da una associazione trasparente che magari ha valutato i tuoi testi positivamente, allora devi porti qualche interrogativo...dopo aver letto in giro per internet, la cosa puzza...
EliminaEsistono concorsi di poesia seri? Mah... Va bene che le agenzie letterarie devono spartirsi la torta, ma fino ad un certo punto!
RispondiEliminaAscoltate, è veramente assurdo quello che mi è successo !
RispondiEliminaAvrei dovuto essere inserito nell’enciclopedia del 2017 che mi hanno spedito, invece le mie Poesie non ci sono !
Ho scritto all’operatore n. 406 il quale mi ha risposto che io non ho adempiuto alla procedura quindi le mie poesie non potevano essere pubblicate.
Per prima cosa non si è degnato di spiegarmi cosa mancava per la pubblicazione, cosa che ho dovuto scoprire da solo leggendo bene il regolamento.
In fin dei conti le mie poesie erano state spedite in formato PDF e non in Word. Non ricordo se ho spedito la biografia ma non era obbligatoria.
Quello che mi fa arrabbiare e che nessuno si è degnato di contattarmi per farmi correggere l’eventuale sbaglio come avviene in un rapporto di collaborazione fra editore e scrittore quando si correggono le bozze. Io faccio il musicista ed ho pubblicato decine di opere con svariati editori ed è la prima volta che mi succede una cosa del genere. Io non ho telefonato mai per sapere della pubblicazione, perchè come si sa il silenzio vale per assenzo. Se l’Editore ritiene che ho sbagliato dovrebbe perlomeno restituire i soldi versati per l’aquisto degli 8 volumi, oppure collaborare pubblicando le mie poesie nell’Enciclopedia del 2018. Altrimenti questo si chiama FURTO !!
Ho scritto anche allo sportello amico che f gioca a scarica barile dicendomi di chiamare un operatore , ve lo raccomando, capace di sciorinare semplicemente leggi e regolamenti con un linguaggio formale ed inaudito.
Chi non capirebbe il mio risentimento ? Un consiglio : non pagate mai prima della pubblicazione, a me sono volate 200 euro. Grazie sig. Leombruno !
QUALCUNO SA DIRMI COME SI COMPORTANO CON IL PREMIO LIBRI EDITI? MI HANNO SCRITTO UNA EMAIL PER RASSICURARMI CHE RIENTRO NEL CONCORSO A PIENO TITOLO.
RispondiEliminaCe n'è abbastanza per un'azione legale, perché nessuno ha mai fatto una denuncia forte del fatto che i presunti autori di cui si parla sembrano inesistenti? E sì che oltre ai soldi che chiedono per pubblicare ci sono anche quote assai salate per la semplice iscrizione!
RispondiEliminaScusate,, sto partecipando ad un altro concorso,, iscr gratuita,, mi hanno scritto una risposta che fa capire che ho partecipato e sono state ricevute le mie opere.. di là NIENTE! non so neanche se le hanno ricevute.. correttezza... zero,, mi dispiace...
RispondiEliminaScusate,, sto partecipando ad un altro concorso,, iscr gratuita,, mi hanno scritto una risposta che fa capire che ho partecipato e sono state ricevute le mie opere.. di là NIENTE! non so neanche se le hanno ricevute.. correttezza... zero,, mi dispiace...
RispondiEliminaScusate,, sto partecipando ad un altro concorso,, iscr gratuita,, mi hanno scritto una risposta che fa capire che ho partecipato e sono state ricevute le mie opere.. di là NIENTE! non so neanche se le hanno ricevute.. correttezza... zero,, mi dispiace...
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaPaolo3 marzo 2020 08:40
RispondiEliminaOggi ho letto il concorso Luzi 2020 per poesie inedite. Credevo che fosse veramente serio ma a leggere i vostri post mi vengono i brividi. Ma la serietà, e la trasparenza non esistono a questo mondo? Siamo tutti presi per i fondelli? Voi avete qualche poesia vincitrice del premio Luzi ???
Io mi sono iscritto pagando la alta quota di iscrizione, adesso me ne sto pentendo. C'è qualcosa di strano in questo premio, a partire dalla giuria che non esiste più e dal fatto che i siti istituzionali non ne parlano da diversi anni. Non so ... Ho scritto su Twitter all'account del Mibact e vedo se mi rispondono, magari fatelo anche voi.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaGrazie a tutti, eviterò di partecipare!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSignori fatemi capire a chi abbiamo dato i denari per l'iscrizione a dei furfanti?? Ma dove siamo??
RispondiEliminaSiamo nel 2021 e solo ora purtroppo scopro questi commenti che ricalcano di fatto quello che ora a me sta succedendo. Felice di ricevere una email per il buon esito al premio mi ritrovo a dover decidere entro il 17 settembre di firmare il contratto e spendere la quota di 209 € più spese di spedizione per 8 pubblicazioni dell'antologia e a questo punto scopro qui il grande inganno. Ormai i concorsi si fanno propaganda ma non rispettano l'impegno che promettono. Sono seriamente delusa.
RispondiEliminaPensavo fosse un Concorso serio, ma leggendo le recensioni sono rimasta delusa.
RispondiEliminaE poi mi chiedo sempre perché bisogna pagare per partecipare.
C'è qualcuno che gli ha mai controllato i bilanci?
RispondiEliminaHo aderito nel settembre del 2020 all'iniziativa Enciclopedia della poesia italiana versando la quota di 209,00 Euro, sino ad oggi, dopo 17 mesi, nessuna risposta, la Fondazione Mario Luzi è introvabile sia via email sia telefonicamente. Esiste ancora?
RispondiEliminaLi sto cercando da mesi... non rispondono...
EliminaNel settembre del 2020 ho aderito, come autore, all'Enciclopedia della poesia italiana versando 209,00 Euro per l'acquisto di 8 copie. Da allora nessuna notizia da parte della Fondazione Mario Luzi, non rispondono alle e-mail ed il telefono squilla a vuoto, sono passati 17 mesi!!!!
RispondiEliminaCiao
RispondiEliminaanche mia moglie è stata "selezionata" per pubblicare nell'Enciclopedia italiana della poesia 2020, mandato quanto richiesto, fatto bonifico di 209€ per 8 copie... ad oggi niente, non rispondono alle mail, non rispondono su Facebook, a fine 2021 si erano degnati di rispondere al telefono dicendo che forse per Natale avrebbero pubblicato e ci sarebbero arrivate le copie... invece niente. Oltretutto online su IBS ed altri siti il volume è acquistabile... questa si chiama TRUFFA - vediamo se con lettera di avvocato cambia qualcosa... che tristezza.
Eppure insistono. Anche per quest'anno è prevista una edizione (la XVIII) del premio internazionale Mario Luzi. E, udite, udite: per la poesia edita (alla quale sarei stato interessato) occorre un versamento di euro 45 + 10 copie del libro (se l'invio avviene per posta o, in alternativa, 1 copia del libro + altri 30 euro). È previsto anche l'invio telematico (file PDF o Word - 45 + 45 euro)
RispondiEliminao l'invio per posta di CD o pennetta (45 + 40 euro). Poiché avevo qualche dubbio ho provato svariate volte (oltre 10 in differenti orari) a chiamarli al numero telefonico "per informazioni: 06.6616081" senza mai ottenere risposta. Ciò mi ha insospettito e, leggendo i commenti qui sopra, credo che non parteciperò a questo concorso letterario che ha tutte le connotazioni di una truffa.
E poi vogliamo parlare dell'esortazione a richiedere alla Fondazione Mario Luzi una recensione per un' opera letteraria? Prezzi davvero modici: nel campo della poesia per opere di 60 pagine euro 159; oltre le 60 pagine 299. Mi chiedo che valore letterario possa poi rivestire per un autore una recensione "mercenaria" che, ne sono certo, sarebbe sicuramente favorevole.
Grazie per questi interventi. Purtroppo li ho letti troppo tardi e ci sono cascato anch'io. Aggiungo quel che è successo a me. Ho partecipato all'edizione 2020, versato 22,90 di iscrizione + 209 di "donazione"; nonostante due solleciti scritti ad ottobre 21 e gennaio 22, non ho ricevuto nulla. Alcuni giorni fa, quando ormai avevo archiviato la questione, mi sono arrivati i volumi. Ho scritto una mail, che riporto:
RispondiEliminaSpett. Fondazione Mario Luzi,
Ho ricevuto, sia pure con ritardo pluriennale, le pubblicazioni richieste come da contratto.
Sono rimasto assai sorpreso che non vengano citati i nomi dei componenti la commissione che ha selezionato le opere pubblicate. Ancor più sorprendentemente non si fa cenno all'esito del concorso, non vengono pubblicate le poesie del vicitore/vincitrice, non viene resa nota la composizione della giuria, né data e luogo della premiazione. A me e credo anche ad altri partecipanti al concorso, interesserebbe molto, com'è comprensibile, leggere i testi premiati ed anche conoscere gli studiosi che li hanno scelti e le loro motivazioni. E' possibile avere queste informazioni?
Ringrazio anticipatamente
La risposta mi è arrivata nel giro di mezz'ora, nonostante l'ora tarda:
con la presente riscontriamo la Sua come in seguito.
Spiace respingere totalmente la Sua inconferente e rilevare come Ella non abbia compreso cosa sia l'Enciclopedia di Poesia Italiana, pur avendone al tempo ricevuto idonea informativa e sottoscritto debito contratto.
Allo scopo La invitiamo vivamente prendere nuova visione di tali citati documenti dai quali si deduce chiaramente il tenore del piano editoriale e gli scopi che il medesimo persegue, oramai da quasi 15 anni in Italia.
Inoltre, le dinamiche concorsiali del premio pubblico sono annualmente regolate dalle disposizioni vincolanti di bando, in modo assolutamente rigoroso e trasparente.
Tutte le informazioni sono annualmemte rese disponibile e consultabili nella documentazione afferente, nonché preventivamente conosciute e successivamente accettate da tutti gli autori a seconda dei rispettivi contesti.
Le pretese da Lei avanzate sono pertanto del tutto incompatibili - o financo violative - con i vincoli contrattuali e di bando che regolano le suddette attività, editoriali o concorsuali che siano.
Restiamo a Sua completa disposizione.
Operatore n. 445 assostenza online attiva tutti i giorni h24
Cordiali saluti
Che dire? Al di là del tono aggressivo ed intimidatorio, simile a quello già usato qui https://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Premio_internazionale_Mario_Luzi e del puerile tentativo di far passare una richiesta di informazioni per "pretese", utilizzando termini giuridici fuori luogo, ritengo che difficilmente si possa parlare di truffa: alla fin dei conti, seppure oltre i termini previsti, hanno fatto quanto promesso. Diverso è l'aspetto morale, sul quale sembra lecito coltivare dei dubbi.
A proposito: anch'io mi sono impegnato nelle ricerche di Mario Artz; non ho trovato né lui né la sua raccolta Soliloqui, ma, udite udite!, l'editore Digipress esiste davvero https://www.unilibro.it/libri/f/editore/digipress_book