VINCENZO MARIA OREGGIA

BIOGRAFIA, LIBRI, RECENSIONI, INCONTRI, REPORTAGE

domenica 7 giugno 2015

UNA MIA POESIA NELL'ANTOLOGIA DELL'OTTAVO CONCORSO DELL'ASSOCIAZIONE TAPIRULAN


ULTIMO SBARCO


Produsse una data nuova di zecca,/
ottobre, per divulgare il solito strazio./
Se la legge non è uguale per tutti,/
in questo tuttavia appariva invariabile,/
solcando equamente mari in bufera,/
bonacce, moti ondosi in aumento/
o attenuazione tra isola e costa africana./

Lettiga in passaggio furtivo,/
pance in attesa,/
un paio di vecchi sdentati/
e nulla di lontanamente ammissibile/
a smorzare l’effetto,/
puntuale per la consegna alle stampe,/
dell’orda stagnante tra la poppa e la prua./

Perfino un bue e un asinello/
soffiavano in fondo alla pagina,/
un Cristo moriva per tutti/
e alla Vergine non rimaneva che piangere,/
stampata tra necrologi commossi,/
gli svariati caduti dell’ultimo sbarco./  

Nessuno, però, nonostante le suppliche,/
che si fosse deciso a risorgere./